La presunzione di onniscienza sorta con internet ha generato l’errata e arrogante convinzione secondo cui lo sforzo fisico del viaggio è diventato superfluo.
(Paul Theroux)
Questo è il nostro secondo espatrio. La prima volta la nostra avventura estera è durata due anni. Non sapevamo cosa avremmo trovato, forse non eravamo emotivamente pronti ad affrontare nella maniera giusta così tanti cambiamenti. Nonostante fossimo lontani, abbiamo sempre tenuto mentalmente un piede in Germania e un piede in Italia.
Non potevamo fare a meno di seguire con esagerato trasporto la politica italiana, eravamo sempre impegnati a coltivare l’illusoria speranza che le cose prima o poi sarebbero cambiate nel nostro “Bel Paese”. Il desiderio di “integrarci” in terra teutonica veniva quotidianamente sopraffatto dalla sensazione di “appartenere” all’Italia, da una melodia mediterranea che faceva da sottofondo ad ogni singola giornata. Nonostante gli sforzi eravamo indissolubilmente legati (troppo) a un Paese e ai ricordi che in esso avevamo accumulato negli anni.
Questa volta sarà diverso, ora che abbiamo pagato a caro prezzo la dedizione e la passione che ci legavano alla nostra terra di origine. Il nostro non sarà solamente un espatrio, sarà il taglio (netto) del nostro cordone ombelicale con l’Italia. Il nostro obiettivo è quello di immergerci completamente nel Paese che ci ospiterà. Non permetteremo a nostalgie, ricordi, emozioni fugaci di ledere in alcun modo la nostra nuova avventura.
Vienna è una città che ha molto da offrire, noi vogliamo essere come un foglio bianco sul quale tutto è ancora da scrivere. La scoperta di quella nuova realtà sarà per noi lo stimolo che ci permetterà di superare tutte le difficoltà, perché siamo consapevoli del fatto che ci saranno.
Quindi spero vivamente di riuscire a trasmettervi tutta la gioia che una scoperta quotidiana è in grado di regalare. Pensare che a breve sarò oltre confine, mi fa stare meglio, vedo anche io la luce in fondo al tunnel. Un grande in bocca al lupo a chi rimane, a tutti gli amici che continuano a lottare affinché qualcosa cambi. Mi auguro per loro che accada, per quanto mi riguarda credo di non avere il tempo né la voglia di aspettare che il miracolo avvenga! E a tutti quelli che dicono che “scappare” è la via più facile dico…beh…provateci voi! 😉
Non c’è niente come tornare in un luogo che non è cambiato, per rendersi conto di quanto sei cambiato.
(Nelson Mandela)